CAPITOLO SETTE

1941 Words

CAPITOLO SETTE Gli occhi di Sebastian stavano iniziando ad abituarsi al buio quasi totale della sua cella, all’umido e anche al puzzo. Si stava iniziando ad adeguare al debole gorgoglio dell’acqua che si sentiva da qualche parte in lontananza e al rumore di gente che andava e veniva al di là. Era probabilmente un brutto segno. C’erano posti a cui era bene che nessuno si abituasse. La cella era piccola, pochi metri per lato, con una parete di sbarre di ferro chiuse con un solido lucchetto. Non era la bella torre di una prigione, dove la famiglia di un uomo poteva pagare per il suo mantenimento in grande stile fino a che non fosse giunto per lui il momento di perdere la testa. Questo era un posto dove un uomo veniva gettato per essere poi dimenticato dal mondo. “E se verrò dimenticato,” s

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