Studio (II) Faust e Mefistofele. Faust. Picchiasi? Avanti! chi viene ora a darmi nuova noia? Mefistofele. Sono io. Faust. Avanti! Mefistofele. Tu devi dirlo tre volte. Faust. Orsù, avanti! Mefistofele. Così mi piaci; e noi ce la intenderemo insieme, spero.E >già, per cacciarti del capo le fantasticaggini, eccomi a te razzimato come un gentiluomo; con un giubbone di scarlatto listato d'oro, un mantello di rigida seta, la penna del gallo in sul cappello e un aguzzo spadone al fianco; e senza più, ti consiglio che tu faccia il medesimo, e svincolato e fuori d'impaccio, esca meco a sperimentare la dolce vita. Faust. In qualsivoglia veste io proverò le noje e l'angustia di questo viver mortale. Son troppo vecchio per attendere solo ai piaceri, e troppo giovane perché tacciano in me t