3. La svegliò il suono di Rashid che pregava nella stanza accanto, come quasi tutte le mattine. La prima preghiera, o ṣalāt, era quella dell’alba. Doveva aver luogo per forza tra il momento in cui appariva all’orizzonte il primo barbaglio di luce e quello in cui il disco solare era del tutto visibile. Rashid si inchinava davanti a una delle grandi vetrate, con il parco davanti. Anche se il fatto che ci fosse il parco era puramente accessorio: si pregava in direzione della Mecca. A Polly la cantilena melodiosa in arabo non dispiaceva. La svegliava, ma le dava anche una strana sensazione di pace. Inoltre nessuno pretendeva che lei pregasse, quindi se ne stava a letto e dormicchiava, mentre Rashid assicurava al suo Dio che lo venerava come sempre. La preghiera del mattino era la più brev