La festa si teneva all’ultimo piano dell’appartamento di Gérard, un loft faraonico di tre piani con vista sulla Tour Eiffel. Gli invitati erano una cinquantina, ma ovviamente continuavano ad aumentare man mano che la festa proseguiva. Avvistai Ellis verso mezzanotte, quando avevo già bevuto un po’ troppo con il solito Tony e il suo nuovo ragazzo Fred. Tony diceva di voler scrivere un pezzo sui vestitini di lana d’angora e continuava a ripeterlo a intervalli regolari. Non avevo idea di che cosa avesse preso, ma sembrava renderlo idiota e piuttosto felice. Vidi Ellis vicino alla porta d’ingresso, che si sfilava un cappotto di cashemere nero molto elegante. Era da solo. Mi lanciò un’occhiata e mi rivolse un cenno del capo amichevole, tutto qua. «Quant’è figo, mh?» fece Tony, guadagnandosi