10. Due giorni più tardi eravamo a casa sua. Cliff aveva assunto ben due infermiere che si sarebbero date i turni, entrambe giovani e carine. Non mi irritai nemmeno. Ellis era piuttosto prevedibile, da quel punto di vista. Fu una delle due, Magda, a lavarlo e a infilargli il pigiama. Entrai nella sua stanza da letto solo dopo che lei se ne fu andata per sistemarsi nella stanza accanto. «Hai un aspetto migliore, comunque» dissi, più che altro per tirarlo su di morale. O forse per tirarmi su di morale, dato che quell’Ellis così debole e inerme era un po’ deprimente. «No, guarda, sto sempre di merda. Perché non vieni a letto?». Inarcai un sopracciglio e lui alzò gli occhi al cielo. «Visto che non hai voluto andartene, possiamo chiacchierare un po’. Poi io mi addormento e tu ti masturbi