11. «Devo andare negli Stati Uniti» mi disse Ellis, cinque giorni più tardi. Aveva ancora un cerottone in testa, ma non era più costretto a letto. Ciabattava qua e là per la casa con aria annoiata e mi aveva confessato di aver convinto le sue infermiere a baciarsi e toccarsi davanti a lui, mentre io non c’ero. Le infermiere si erano poi licenziate, a Ellis non era venuto duro. «Era, tipo, un esperimento, no?» mi aveva spiegato, quella sera a letto. «Inizio a essere un po’ sulle spine». «Potevi guardare un porno in internet» avevo obbiettato. «Quello non me lo fa drizzare nemmeno normalmente». Aveva sospirato. «Comunque... quando avrò smesso con i fluidificanti potrei provare con il viagra. Se non funziona neanche quello probabilmente benedirò la relazione tra te e Rockwell». Avevo so
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