Aspidìa “Astrea! Astrea!! Amore mio, vita mia, ti prego, torna in te.” la esortò di nuovo sottovoce, affannato. Era da parecchio che la sua amata era in stato di incoscienza e si lamentava, agitatissima. “Tesoro, amore adorato ti prego, ti prego ...” Trattenendosi a stento dal toccarla, Ares rivolse sconsolato un altro sguardo implorante alla Saville. “Per favore, Heather fa qualcosa. Sono ore che è in questo stato. Perché non intervieni?” “Non posso.” si dispiacque lei. “Te l’ho detto. Qualsiasi interferenza potrebbe essere pericolosa.” “Ma sta soffrendo moltissimo! Devi … devi fare qualcosa!” la supplicò. In quel momento, Astrea emise un lungo gemito. Le fu subito vicinissimo. Era tale la sua esigenza che, dimentico delle raccomandazioni ricevute, le prese la mano d’istinto. Al suo t