Capitolo 3-2

1829 Words

Pavel «Quindi tu sei l'eroe.» L'agente che finalmente mi tolse le manette lo disse con totale sarcasmo. Aveva controllato il documento d'identità. Visto i tatuaggi. Sapeva cos’ero. «No.» Mi girai verso di lui e mi aggiustai le maniche. Avevo visto arrivare quella pioggia di merda nell’istante in cui mi ero lasciato coinvolgere, ma non avevo avuto scelta. E ora la serata era rovinata. Forse qualcosa di più della serata. Ecco cosa doveva accadere per far salire un po’ di buonsenso in Kayla. Per chiarirle che non ero il ragazzo che voleva come suo fidanzato. Vedevo come mi guardava ora... come se fossi stato un mostro. Avrei dovuto accettarlo. Ma il bisogno di calmarla mi provocava prurito e gelo. Ero stato isolato dalla polizia per più di quaranta minuti mentre valutavano la versione

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