2 Pavel Le ginocchia di Kayla cedettero e le afferrai il gomito per stabilizzarla. Era così fottutamente dolce. Tenerissima, come un fiorellino. Un fiorellino che temevo sempre di schiacciare. Come diavolo avrei potuto sapere che fare prima il check-in avrebbe incrinato la sua fiducia? Era stata esattamente quella tenerezza di cuore a portarmi a respingerla quando ci eravamo conosciuti al Black Light. Pensavo che non sarebbe durata neanche un minuto con me senza urlare rosso, la parola di sicurezza. Ma mi aveva dimostrato che mi sbagliavo. Kayla avrebbe preso quasi tutto ciò che avevo da darle senza lamentarsi. Quei grandi occhi azzurri erano sempre fissi sul mio viso, alla ricerca della mia approvazione, del mio prossimo comando. Era proprio una sottomessa da sogno. Ma farle da domin