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2748 Words

«Sono a mio agio, con te» disse lei. «Anche se non mi racconti niente e non mi coinvolgi, la tua compagnia è gradevole. Forse dipende dal fatto che mi piace come mi tocchi e come mi guardi. Non lo so. Forse mi piace semplicemente stare con un uomo, non posso saperlo». Lui sorrise appena. Prese una spugna e iniziò a passarla delicatamente sul suo corpo. «Vorresti provare?». Ees gli rivolse un’occhiata perplessa. «Che cosa?». «Con un altro uomo, no? Vorresti provare?». Lei aprì la bocca, interdetta. Vran le passò la spugna sui seni e sulle spalle, strofinando gentilmente. «Non... non credo. Credo che non sarebbe...» «Appropriato?» disse lui, molto tranquillo. «Be’, non molto. Ma come ti ho già detto, ho un’idea piuttosto elastica della moralità, in privato. Se io fossi te, vorrei saper

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