Questa borsa era stata sua, all’epoca in cui andava, a gambe nude e senza velo, a studiare malamente dal vecchio pedagogo con il turbante del villaggio di Kanlıca, sulla costa asiatica del Bosforo. Aveva approfittato ben poco delle lezioni di quel maestro, e scriveva malissimo; ma ciò non mi impediva di amare quella povera borsa appassita, che era stata sua compagna d’infanzia…
Kedi Bey, la sera in cui mi fu donato, era fasciato in un telo di seta, in cui la paura del viaggio gli aveva fatto commettere ogni sorta di incongruità.
Aziyadé, che si era data la pena di abbellirlo con un collare di lustrini d’oro, fu desolatissima nel vedere il suo allievo in una situazione così penosa. Il gatto aveva un aspetto così singolare e lei era così delusa che, a quella vista, Ahmed e io fummo presi d
