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Lui mi rivolse un sorriso lieve. «Così giovane e così acuta, mh?». Bussarono alla porta e lui andò ad aprire. Mi preparai all’attacco o alla fuga, se fosse stato necessario. Poteva aver chiamato qualcuno. Poteva apprestarsi a rapirmi e interrogarmi. Oppure a uccidermi e a far sparire il cadavere. Era solo il servizio in camera. Zoran posò sul tavolino interno il grande vassoio di mouttabel, una crema di melanzane mischiata alla thaina e condita con limone, olio e aglio. Accanto, il cesto con la pita con cui mangiarlo. «Non credo che sia particolarmente fedele all’originale» considerò, annusandolo da lontano. Mi guardò. «O preferisci spostare fuori il tavolino?». Scossi la testa. «Accanto alla finestra va benissimo. Siediti. Verso io il vino». Si lasciò servire senza una parola, guard

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