CAPITOLO TREDICI Mentre rimaneva aggrappata al corrimano, provando a riacquistare la calma, Riley descrisse la sua esperienza a Bill, Jenn ed ai due poliziotti. Per quanto potesse descrivere i movimenti del killer, sapeva che non avrebbero mai compreso l’intensità della connessione che aveva con la sua mente. Infine, aggiunse: “Forse, il ciondolo è la cosa più importante. Il killer l’ha semplicemente lasciato lì sul tavolino. Se si fosse trattato di un semplice vagabondo, non lo avrebbe mai fatto. L’avrebbe rubato di sicuro. Agente Kuehling, aveva ragione. Non è stato il furto il movente. Penso che il killer conoscesse la vittima, e l’abbia scelta in anticipo.” Gli Agenti Kuehling e Wolfe la stavano osservando con perplessità. “Che cos’è appena successo?” Wolfe chiese. Jenn spiegò: “L