L’abate Cruchot, un ometto paffuto, grassotto, dalla parrucca rossa e piatta, dal viso di vecchia rubiconda, domandò movendo i piedi ben chiusi nelle forti scarpe a fibbie d’argento: – E i des Grassins non son venuti? – Non ancora – rispose Grandet. – Ma verranno? – chiese il vecchio notaio con una smorfia della faccia butterata simile a una schiumarola. – Credo – disse la signora Grandet. – Avete finito la vendemmia? – domandò il presidente de Bonfons a Grandet. – Dappertutto, – replicò il vecchio. E si mise a passeggiare per la sala e gonfiò il torace con tanto orgoglio quanto ne aveva messo in quel «Dappertutto!». Attraverso la porta del corridoio che portava alla cucina, vide la domestica seduta presso il focolare, con un lume accanto, nell’atto di prepararsi a filare, per non f