La mia voce riecheggiò tra le muradella caverna, vuota e bassa. Le mie parole, quando arrivarono alle mie orecchie, non sembrarono neanche le mie. Volevo soltanto tornare a casa… ma casa mia non c’era più. Anche le mie sorelle non avrebbero mai più creduto alla sicurezza che credevamo di avere. Come avrei potuto mai proteggerle da mostri come lui? «È per questo che hai promesso a te stessa di non legarti ad un uomo? Per proteggere te stessa?» mi chiese, ma non mi diede il tempo di rispondere. «Non vedi quanto questo ti sta facendo male?» Passai le mani sulla faccia, improvvisamente esausta. «Ho bisogno di stare da sola. Per favore, solo per questo pomeriggio… lasciami sola.» «Vieni» disse, porgendomi la sua mano, la voce improvvisamente dolce. «Ti accompagno a raccogliere le tue erbe.»