11.

1905 Words

11. Lasciai che mi salisse sopra. Il suo peso sulle costole rotte mi trasmise una fitta di dolore così forte da farmi quasi svenire. La penetrazione non fu nulla, al confronto. Ma mi avevano pestata sulla faccia e sul busto, meno sulle braccia, quasi per nulla sulle mani. Gli circondai il collo con un braccio e non so da dove mi venne la forza. Fu come se la rabbia e il senso di ingiustizia avessero superato un valor soglia oltre il quale nulla era più lo stesso. Gli circondai il collo con un braccio, gli afferrai il mento e lo strattonai con tutto quello che avevo: odio, furia, desiderio di vendetta e di riscatto. Avevo vissuto con rassegnazione, non sarei morta rassegnata. Vaffanculo, avrei contrattaccato, per una volta. E poi... Be’, chi se l’aspettava che il collo di quel verme

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