III. Visita a Irene Jolyon trovò June che l'aspettava sulla piattaforma di Paddington. Aveva ricevuto il suo telegramma a pranzo. L’abitazione che June si era scelta — uno studio con due camere da letto, in un giardino di St. John Wood — le assicuravano una indipendenza completa. Libera così dalla sorveglianza di Mrs. Grundy e dalle indiscrezioni di domestici fissi, poteva ricevere geni incompresi a qualunque ora del giorno e della notte; e non era raro che un genio si servisse dello studio di June. Lei godeva la propria libertà e possedeva se stessa con una specie di passione verginale: le attenzioni che lei avrebbe prodigato a Bosinney e che — data la sua tenacia di Forsyte — avrebbe certo finito con lo stancarlo, le dedicava ora alla protezione dei giovani spostati e dei futuri geni d