II. Soames fa la prova Soames considerava quello di «Gaves e Cortegal» come il più «attraente», parola allora di moda, tra tutti gli splendidi negozi che costellano con le loro vetrine il West End di Londra. Non aveva avuto mai la passione dello zio Swithin per le pietre preziose, e Irene, abbandonando tutti i gioielli che lui le aveva donato, andandosene nel 1887, l'aveva disgustato di quella forma d'investimento dei capitali. Ma, quando ne vedeva, sapeva ancora conoscere i diamanti e, nella settimana che precedette il compleanno d'Irene indugiò più volte andando e venendo dal Poultry, dinanzi alle vetrine dei grandi gioiellieri, dove, in cambio del proprio denaro, si poteva avere qualche cosa che, se pur non valeva altrettanto, offriva almeno una certa garanzia. Nelle sue costanti med