XIV. Soames siede sulla scala Quella sera Soames salì in camera con il pensiero di essersi spinto troppo oltre. Era pronto a chiedere scusa. Spense il gas che bruciava ancora nel corridoio davanti alla camera da letto. Si fermò con la mano sul saliscendi cercando la formula del suo rammarico, non voleva lasciar trasparire il suo nervosismo. Ma la porta non si aprì neanche quando girò la maniglia fino in fondo. Irene doveva avere avuto qualche ragione per chiudere la porta a chiave e aveva dimenticato di riaprirla. Entrò nella toilette e andò rapidamente verso l'altra porta. Anche questa era chiusa. Allora notò che il lettino del quale si serviva qualche volta era preparato e vide sopra di esso i suoi indumenti da notte ripiegati. Si passò una mano sulla fronte e la ritirò umida. Un pen