Poi camminava con loro, tra le radure dove aveva lavorato un taglialegna, dove le campanule erano una distesa immensa, senza fine, dove un tronco aveva oscillato e ora rimaneva lì, di fianco al suo ceppo tagliato. Con loro lo scavalcava e si avventurava fino ai margini del bosco, per guardare la distesa di una terra inesplorata sulla quale passava un appello, un canto d'uccello venuto da lontano. Era silenzioso, al loro fianco, questo spirito, era turbato dal loro silenzio. Molto bizzarro, strano! Poi cominciò a ritornare, come fosse colpevole, attraverso il bosco fino alla radura, sempre muto in mezzo ai canti inesauribili degli uccelli e quegli odori selvatici... Ritornò fino al tronco che sbarrava il cammino. Allora, invisibile, inquieto, battendo le ali sopra di loro, tentando di fare