Allora il senso di giustizia civica fiammeggiò in Carter Watson. — Io protesto solennemente... Ma in quel momento la guardia l'afferrò per un braccio tirandolo così bruscamente e villanamente che quasi gli fece perdere l'equilibrio. — Via, vi ficco dentro. — Arrestate lui pure — chiese Watson. — Niente commedie — fu la risposta. — Perché mai l'avete aggredito mentre stava mangiando pacificamente la sua minestra? Carter Watson era veramente adirato. Non soltanto egli era stato aggredito, malmenato e arrestato, ma doveva sopportare di peggio. I giornali del mattino, senza eccezione, uscirono con ignobili resoconti della sua rissa da ubriaco col proprietario del notorio Vendome; e non c'era una sola riga veritiera o vicino alla verità. Patsy Horan e i suoi satelliti