Capitolo XIIIIl baule di Mesmer Passate un paio di settimane, l’aquilone parve rinnovare in Edgar Caswall l’entusiasmo per la vita, come se avesse un effetto appagante su di lui. Non si stancava mai di osservarne i movimenti. Fece portare una comoda poltrona in cima alla torre, dove sedeva a volte per giornate intere, guardando l’aquilone come fa un bambino con un giocattolo nuovo di cui è appena entrato in possesso. Non sembrava comunque aver perso interesse in Lilla, perché di tanto in tanto si recava ancora in visita alla Fattoria della Misericordia. Ma i suoi sentimenti per lei, qualsiasi forma avessero all’inizio, si erano trasformati in una sorta di attaccamento animale. Nella trasformazione, l’indole curiosamente impersonale, filosofica, quasi platonica del sentimento aveva perso t