Bâtard, quando l’aria entrò nei suoi polmoni esausti frizzante come vino, si slanciò in piedi contro la faccia dell’uomo, ma il colpo andò a vuoto e le sue mascelle cozzarono con un suono metallico. Rotolarono l’uno sopra l’altro nella neve e Leclére colpiva pazzamente coi pugni, poi si separarono, faccia a faccia, e girarono avanti e indietro sempre di fronte. Leclére avrebbe potato tirai fuori il coltello; aveva il fucile ai suoi piedi, ma la bestia era sveglia in lui e furiosa. Egli voleva fare la cosa con le sue mani e i suoi denti. Bâtard si avventò ancora ma Leclére lo colpì con un pugno, gli si gettò sopra e affondò i suoi denti all’osso, nella spalla del cane. Era una lotta primitiva e una scena primitiva, quale avrebbe potuto svolgersi nella selvaggia gioventù del mondo. Un aperto