13. Un mese dopo. Almond guardò in silenzio la volante che si allontanava. Era finita. Per quella volta era finita, realizzò con un vago senso di straniamento. Si stringeva il braccio escoriato con l’altra mano, tenendoselo premuto contro un fianco. Era consapevole del fatto che presto avrebbe iniziato a tremare e si sarebbe sentita molto debole. Era solo il calo della tensione, non c’era da preoccuparsi. Era finita. Intorno a lei i rumori della smobilitazione non riuscivano a raggiungerla. Era come isolata dietro a un vetro. Le sirene in avvicinamento, la camionetta della scientifica che arrivava sul posto, le ambulanze, i barellieri, i poliziotti che gridavano ordini e tenevano lontani i primi curiosi. Era il circo che stava iniziando. Ora sarebbe arrivata la televisione. Almond