4. Quella mattina Darien ci mollò nel cortile centrale, ordinandoci di esercitarci nelle materializzazioni. Il che, in definitiva, significava che Octavian mi avrebbe spiegato gli incantesimi necessari e io avrei provato a metterli in pratica. In quanto a Darien, disse che aveva cose molto più interessanti da fare. Io e Octavian ci esercitammo duro per due ore buone prima di fare una piccola pausa seduti sui ceppi tagliati disposti nel giardino interno. «Sei... dotata» disse lui, guardando le mie tette. «No, guarda, non arrivo alla terza» non potei impedirmi di rispondere. Octavian arrossì e iniziò a balbettare delle scuse. Io gli dissi che era tutto a posto, decidendo di non infierire. «Volevo dire, comunque... a imparare quello che hai imparato tu oggi io ci ho messo una settimana,