Capitolo quattordicesimo L’alba era ancora lontana. Ma come avrebbe fatto a sorgere il sole se la luna era ancora lì, grande, piena, che si insinuava come una lama d’argento lungo le case del vecchio Borgo Incrociati e ne illuminava i ciottoli della strada? Difficile, per l’alba, sconfiggere una notte come quella. La tramontana aveva finalmente spazzato il cielo e tutto sembrava più limpido, più puro. «Di impuro c’è solo l’animo umano», pensò Simona affrettando il passo e quasi tirandosi dietro Giulio attaccato al suo braccio. «Aò! Ma possibile che io e te mai si possa stare un po’ tranquilli, mannaggia a li mortacci...». «Non dire parolacce, signor giornalista. Il lavoro è lavoro. E poi dovresti essere contento della fiducia che ti accordo portandoti con me in un’operazione di polizia