Capitolo quindicesimo

3477 Words

Capitolo quindicesimo Dal finestrone in fondo al corridoio la luce grigia di pioggia entrava a fiotti violenti spalmandosi sulle mattonelle di graniglia e mettendone in risalto le fenditure. Lo scalpiccio di migliaia di passi ne aveva sollevata qualcuna creando impercettibili, millimetrici dislivelli. L’aria era impregnata di fiati notturni e di un acidulo odore di scartoffie. Odore di questura. Tommaso era seduto su una vecchia sedia in legno addossata alla parete accanto a una grande porta verniciata di bianco con lo smalto scrostato in più punti. Anche la sedia era segnata dal tempo e dall’uso, quasi sfiancata dal peso delle inquietudini che aveva sorretto, giorno dopo giorno, nel corso degli anni. Anche Tommaso era inquieto. Era lì da quasi un’ora e nessuno sembrava fargli caso. Due

Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD