Capitolo tredicesimo
«Maledizione!». L’imprecazione gli uscì dalla bocca con un sibilo sinistro, arrochito dal catarro. Ansimava ancora con sbuffi potenti. Il cuore in petto gli batteva così forte che pareva volergli sfondare il torace. Tommaso si sedette sui primi gradini della scalinata che da via Bobbio saliva su, dritta e ripida, sino in via Montaldo. Nel sedersi sentì la rigida presenza del manganello premergli contro il fegato. Con un gesto secco e nervoso tirò giù la zip del vecchio giubbotto di panno verde ancora impregnato degli odori della cucina dello “Chez Maxime”. Il manganello, corto e tozzo, era infilato nella tasca interna. Era da poco passata la mezzanotte e, lì davanti, i grandi riflettori dello stadio Luigi Ferraris formavano su Marassi un alone di luce inquietante. «St
