Capitolo quinto

1704 Words

Capitolo quinto Dalla collina della Vetta, quella notte, Genova sembrava un grosso animale che dormiva rannicchiato in riva al suo mare. Nessun rumore vero: solo un leggero brusio per ricordare che quell’animale era comunque vivo, pronto a ridestarsi con prepotenza alle prime luci dell’alba. Anche le luci della città, delle sue strade e delle sue piazze, sembravano attenuate e sfumate dalla leggera nebbiolina provocata dall’umidità. Simona scese dall’Alfa e si fermò un attimo a godersi quel panorama e quel momento così insolito. Inspirò profondamente l’aria della notte che lassù, praticamente in campagna, profumava di erba e di legno bagnato. Poi lasciò correre lo sguardo oltre la linea delle luci dell’angiporto, verso il mare aperto e l’orizzonte. C’era una lunga fila di pescherecci con

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