«Non...» mormorai io. «E che cos’è, il resto? “Uno schifo”. E poi... ho fame. Senti la mia fame. Vedi la mia fame. E questo ti fa male». «Posso appoggiarti la testa sul petto?» chiesi. Per un istante Tyr mi sembrò stupito. Poi annuì. Mi avvicinai a lui e gli posai la fronte sul petto, sopra al pigiama. «Facciamolo bene» disse. Si slacciò il pigiama e posai la fronte contro la sua pelle. Rimasi lì in silenzio per un po’. Sentivo il battito del suo cuore. «Che cosa vuoi tu?» mormorai. «Vuoi provare piacere?». Tyr rimase in silenzio. Davvero non gli importava nulla? Davvero per lui era tutto uguale? «No, non è tutto uguale. È tutto diverso. Quello di cui ho bisogno è nutrirmi. Oltre a questo... come dite? Sono aperto a tutte le possibilità». «Non c’è nessuno che ami?». Lui mi posò