4. Quando si svegliò, la sera successiva, era leggermente più in forze. La tempesta continuava i infuriare ed eravamo tagliati fuori dal mondo esterno. Mi riscaldai un po’ di zuppa nel microonde e andai a mangiarla al piano di sopra. Tyr bevve altre due bottiglie di “ragazza impaurita”. «È pessima, sai» mormorò, con un mezzo sorriso. Sembrava ancora scavato, ma i suoi capelli erano tornati all’abituale lucentezza. «Lo dicono tutti» sospirai. Lui scosse appena la testa. «No... è la paura a non essere il mio sapore preferito». Si stiracchiò lentamente. «Hai ancora fame?» gli chiesi. La fame dei vampiri è qualcosa di molto, molto brutto. Mi dispiaceva che stesse male. Aveva salvato la vita a me e a mio figlio, piombando giù dal... cielo? «Sono vecchio, Sarah Adams» rispose ai miei pen