Ciò nonostante in fondo a lei piangeva una profonda mestizia. Si trattava di una morsa interiore e di una sensazione di vuoto, di nero. Ecco che prese a perorare in difesa di sé. Non era forse libera? Amando Henri: non tradiva alcuno, ed era nel libero possesso e disponibilità della propria tenerezza. E poi, non concorreva forse ogni cosa a giustificarla? Che vita era mai la sua, da due anni a quella parte? Soltanto ora comprendeva come tutto avesse congiurato per addolcirla, preparando in tal modo la sua passione: la sua vedovanza, la sua assoluta libertà, la sua solitudine. Passione che in lei dovette covare durante ognuna delle lunghe serate trascorse in compagnia dei suoi due vecchi amici - l’abate e suo fratello - uomini semplici, la cui semplicità pareva anzi venuta per cullarla. Sì,