Chiuse i pugni e serrò i denti. «Che diavolo vuoi dire?» «La vedrai anche tu. Aspetta l'ora di cena.» La sua pazienza scattò, e si lanciò in avanti, avvolgendo il pugno attorno alla gola massiccia del maschio. «Di cosa kazo stai parlando?» «Niente combattimenti» ansimò il ragazzo, senza muovere un muscolo per fermare Tomis. Tutto quell’autocontrollo fece vergognare Tomis, che liberò il maschio. «Aspetta. Vedrai» ripeté. Kazo. Tomis ricadde sulla panchina e si massaggiò il viso. Non sapeva cosa diavolo stesse succedendo e non poteva sopportare l'insinuazione che tutti i maschi avessero visto Talia. Si costrinse a restare immobile, calmò la mente per aspettare. Comunque non avrebbe avuto altro da fare fino all’interruzione della corrente. Il tempo passò, forse poche ore. Baccano di g