8.Madame Stahm era una donna davvero notevole. Era perseverante, instancabile. Baumgarten, che stranamente non era mai riuscito a parlare correntemente il tedesco, la chiamava la Wonderfrau. Le bastavano pochissime ore di sonno; non mangiava più di quanto sarebbe bastato a tenere in vita un uccellino; e, a eccezione delle sue crisi isteriche, non sapeva che cosa volesse dire sentirsi male. Possedeva inconsuete nozioni di meccanica; era una chimica particolarmente brillante, benché non si fosse mai dedicata allo studio di tale scienza; e, durante la sua vita matrimoniale, aveva acquisito parte del prodigioso istinto del marito, qualità che costituisce i nove decimi di un’idea geniale. Era anche una donna agiata, che avrebbe potuto permettersi, come Baumgarten le ricordava spesso, di lascia