La più grave era forse la capatina giornaliera dal banchiere americano, dove trovava un ufficio postale, che era quasi un’istituzione di società e di conversazione come quelle delle città di provincia americane. Se era bel tempo, passava poi un’ora in una poltrona agli Champs Elysées e pranzava superlativamente bene alla sua tavola, al di sopra di un pavimento lucido di cera, che la signora Luce considerava con gioia come il pavimento più pulito e lucido della capitale francese. Occasionalmente, pranzava con amici al Café Anglais, dove il suo talento nell’ordinare un pranzo formava la felicità dei suoi compagni e l’ammirazione dello stesso capocameriere. I passatempi che tutti gli conoscevano non erano che questi, ma avevano ingannato le sue ore per più di mezzo secolo, e senza dubbio gi