7. Era una specie di tuta integrale, aderente, di un materiale poroso simile a quello delle mute da sub. Ecco, era simile a una muta da sub. Mi copriva dal collo alle caviglie, ma aveva un taglio precisamente tra le mie gambe, segno che i pervertiti che mi avevano sequestrata non intendevano smentirsi. Inoltre, mi rendevo conto che aveva anche qualcosa di particolare all’interno. C’erano delle zone più rigide e che aderivano in modo diverso alla mia pelle, come se fossero delle placchette di plastica o di metallo. «La porta sta per essere aperta» disse una voce, dal soffitto. «Fuori ci sono delle guardie armate. Esci con le mani in alto, camminando lentamente». Feci come mi veniva detto. Mi trovai in un corridoio illuminato al neon. Due uomini con il volto coperto e dei vestiti simili