XIV. Il giardino dell’EdenSenza una guida celeste, non c’è da meravigliarsi che mi sia perso nell’intricato labirinto di quelle possenti colline. Quello che feci, in realtà, fu di attraversarle e di sbucare sopra la valle dall’altra parte. So che vagai a lungo, finché stanco e affamato mi imbattei in una piccola grotta nella formazione calcarea che aveva preso il posto del granito.
La grotta che scelsi si trovava a metà strada sul lato ripido di un’alta scogliera. La strada per raggiungerla era tale che sapevo che nessuna bestia per quanto formidabile avrebbe potuto frequentarla, né era abbastanza grande da costituire un habitat confortevole per qualsiasi altro mammifero o rettile che non fosse molto piccolo. Eppure fu con la massima cautela che strisciai nel suo interno buio.
Qui trovai
