XIII. Il FurboI Sagoth ci stavano raggiungendo, perché una volta avvistatici avevano aumentato notevolmente la loro velocità. Ci incamminammo a fatica sempre più su per lo stretto canyon che Ghak aveva scelto per avvicinarsi alle alture di Sari. Su entrambi i lati si ergevano precipitose scogliere di splendide rocce colorate, mentre sotto i nostri piedi una fitta erba di montagna formava un tappeto morbido e silenzioso. Da quando eravamo entrati nel canyon non avevamo visto i nostri inseguitori, e cominciavo a sperare che avessero perso le nostre tracce e che avremmo raggiunto le vicine scogliere in tempo per scalarle prima di essere scoperti. Davanti a noi non vedemmo né udimmo alcun segno che potesse indicare il successo della missione di Hooja. A quest’ora avrebbe dovuto raggiungere gl