III. Cambio di padroniDovevamo aver percorso parecchi chilometri attraverso quel bosco buio e lugubre, quando ci trovammo improvvisamente in un popoloso villaggio costruito in alto tra i rami degli alberi. Quando ci avvicinammo, la mia scorta si lasciò andare a grida selvagge, che trovarono subito risposta dall’interno, e un momento dopo uno sciame di creature della stessa strana razza di quelle che mi avevano catturato si riversò fuori per venire a vederci. Di nuovo ero al centro di un’orda di chiacchiere selvagge. Fui strattonato di qua e di là. Pizzicato, pestato e percosso fino a farmi diventare nero e blu, eppure non credo che il loro trattamento fosse dettato né da crudeltà né da malizia: ero una curiosità, un fenomeno da baraccone, un nuovo giocattolo, e le loro menti infantili avev