Capitolo quattordicesimo
I
A poche centinaia di metri dalla fontana di Campomavue, nella sede di Palazzo Stella, Ariberti era in riunione privata. Presenti insieme a lui il sindaco Borelli, il regista Aurelio Corvi, il maresciallo Guastatore e alcuni consiglieri comunali.
Ariberti non aveva chiuso occhio dalla notte precedente, trascorrendo le ore del primo mattino nella caserma. Stessa sorte era toccata al regista valtellinese, all’intera compagnia di attori e al sindaco di Triora. Nessuno aveva ancora formulato delle ipotesi, in attesa dei risultati autoptici. L’attuale riunione però riguardava ben altro. L’immagine di Triora ne usciva distrutta, fatta a pezzi. I titoli dei quotidiani non parlavano d’altro. Gli occhi erano tutti su Ariberti, patron dell’organizzazione. Una testa dovev
