V. Il cacciatore di tandorIl tono di Stellara era così colmo di paura che Tanar sentì i capelli drizzarglisi sulla testa mentre si girava per affrontare la cosa che aveva riempito la ragazza di orrore, ma anche se avesse avuto il tempo di evocare un’immagine degna di tale spavento, non avrebbe potuto immaginare una cosa più orribile o ripugnante di quella che stava avanzando verso di loro. Nella forma era principalmente umano, ma la somiglianza finiva lì. Aveva braccia e gambe e camminava eretto su due piedi; ma che piedi! Erano enormi, piatti, con dita senza punta, corte e tozze, con ragnatele tra loro. Le sue braccia erano corte e al posto delle dita le mani erano armate di tre pesanti artigli. Era alto all’incirca un metro e mezzo e non c’era un briciolo di pelo su tutto il suo corpo n