IV. LetariStellara e Tanar furono condotti in una piccola capanna alla periferia del villaggio. L’edificio consisteva di due sole stanze: il soggiorno aperto con il camino e un piccolo e buio appartamento per dormire. In quest’ultimo i prigionieri furono spinti e un solo guerriero fu lasciato di guardia nel soggiorno per impedire la loro fuga. In un mondo in cui il sole splende perennemente allo zenit non c’è oscurità e senza oscurità c’è poca possibilità di sfuggire alle grinfie di un nemico vigile. Eppure il pensiero della fuga non sparì mai dalla mente di Tanar il Sariano. Studiava le sentinelle e man mano che ognuna di esse veniva sostituita, cercava di entrare in confidenza con quella che veniva dopo, ma tutto senza risultato: i guerrieri non gli parlavano. A volte le guardie sonnecch