CAPITOLO PRIMO. «S’apparecchi una mensa, ove a ribocco Stian le vivande; un mezzo pollastrello Ier ne rimase, da coltel non tocco, Avanzò ancor di pesce un bel piattello, Sabbato scorso; puzzerà un pochino. Ma che non fan l’aceto e il ramerino?» Il Pellegrinaggio d’Amore. Lo scroscio della folgore da cui derivò tanto scompiglio tra gli abitanti della torre, divenne un incentivo a nuovi trovati per l’ingegno ardimentoso e inventivo di colui che era il fiore de’ maggiordomi. Non ne fu appena cessato il romore, non appena ebbesi la certezza che la torre non era rovinata da cima a fondo, sorse come uomo rapito in estasi Caleb: «Sia lodato Dio! questo fulmine è capitato a proposito, come un turacciolo ad un fiasco di birra quando trabocca.» Vedendo in quel momento l’intendente del lord