Perché non capivo che cosa volesse? A volte l’incertezza è e*****a. O forse per come era vestito, con quegli abiti casual ma di fattura squisita? O forse, ancora, per il motivo più spaventoso di tutti: che ora sapevo chi era e trovavo sexy che fosse un Ruthledge. Era un’idea inquietante, non volevo essere così... ma forse, dopo tutto, lo ero? «La stanza della musica. Non che qualcuno sappia suonare quel piano. Mi chiedevo, miss Suarez... abbiamo detto che questo è un immobile di pregio. Immagino che la sua agenzia sia molto interessata a curarne la vendita». «C-certo» mi trovai a tartagliare. Ero così eccitata che quasi mi tremavano le gambe. «E mi perdoni la domanda... che cosa sarebbe disposta a fare, lei, personalmente, per assicurarsi questa vendita?». All’improvviso ci arrivai.