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1606 Words

18 Mike Avevo istruito Alina, spiegandole di guardare tutto come se fosse rivestito di cacca di cane, ma quando scendemmo davanti all’edificio principale sgranò lo stesso gli occhi ed emise un lungo fischio. «Cacca di cane» le ricordai. «Be’, okay, ma ora ci siamo solo noi due». Un attimo dopo arrivò la prima cameriera e ci disse che avremo pranzato nel salone sul retro. Alina stava per fischiare di nuovo, ne sono sicuro, ma riuscì a controllarsi e le lanciò un’occhiata abbastanza neutrale. Si era messa uno dei suoi abiti con la gonna a ruota, ma per quel giorno potevo sopravvivere. Si era messa anche il diamante che le avevo regalato per il fidanzamento. Potevo sopravvivere pure a quello, specie se mio fratello si fosse strozzato per la sorpresa. Purtroppo ne dubitavo. Ci precede

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