La sua espressione di aperta disponibilità e il suo sorriso rassicurante, lo convinsero che poteva parlarle liberamente. Iniziò a raccontarle con qualche difficoltà, sorprendendosi poi di quanto fosse facile dialogare con lei di un argomento così intimo. Pur senza dire nulla, Mira aveva il dono di mettere a proprio agio gli altri. Mentre le narrava, in toni sempre più sicuri, lei alternava espressioni teneramente comprensive e liete con altre assorte, quasi la sua mente fosse impegnata altrove, come se fosse distante. “Quando ho scritto alla Magistra Douglass per gli esami di recupero, e anche per sapere come stava, le ho chiesto la data di nascita di Astrea. È il tre ottobre. Sono stato così contento di sapere che è … vicino. Avevo già intenzione di portarle un regalino – e lo farò lo st