Il gorilla lo mollò e Kael rovinò a terra. Mentre passava RJ mi diede una pacca su una natica. «Almeno ha un bel culo» rise. Corsi fino a Kael e mi accucciai accanto a lui, cercando di aiutarlo a rialzarsi. «Come stai?» gli chiesi. Lui sputò da un lato. Mi resi conto che aveva un labbro rotto. «Bene. Ma che diavolo pensavi di fare, eh?». «Non... non lo so» ammisi. «Sevil! Che cazzo stai facendo?» mi arrivò la voce di Secci, dalla porta. Era la domanda del giorno. «Un attimo, Joe! Adesso arrivo!» gridai, mentre cercavo di aiutare Kael a rimettersi in piedi. Joe ci guardò giusto un attimo, prima di prendere la sua decisione. «Puoi anche fare a meno di arrivare» disse. Per mezzo secondo pensai che mi stesse dando il permesso di aiutare un povero disgraziato che era stato picchiato a s