2. Eravamo ancora seduti ai tavolini esterni del bar a poca distanza dall’hotel Elisium. RJ aveva una camicia a maniche corte elasticizzata con due vistose macchie di sudore sotto le ascelle. Era passato un altro mese, la mia vita continuava a fare schifo e per di più c’era anche da liquefarsi per il calore. «La prossima volta ci vediamo in un posto con l’aria condizionata» disse RJ, seccato. «Non per ripetermi, ma non capisco che cosa ci trovi in questo bar». «Non ci sono telecamere» dissi. Era uno dei motivi per cui mi piaceva quel posto. L’altro motivo mi era passato davanti qualche minuto prima, con addosso solo un vestitino leggero. Le avevo guardato il culo senza pudore. In realtà avevo avuto una mezza erezione, poi mi ero vergognato così forte da smontarmi di colpo e ora mi sen