8. Jena era rimasta in silenzio per tutto il viaggio di ritorno. A Roy sembrava quasi di vedere il temporale che si addensava attorno a lei. Quando si sarebbe scaricata la pioggia nessuno poteva saperlo, ma sarebbe successo. La prima parte del diario di Nabokov era personale, molto personale. All’inizio descriveva i suoi primi quindici anni in Inghilterra e di come avesse imparato a sbarcare il lunario vendendo truffe. I nomi della gente che frequentava all’epoca erano in codice e parlava dei suoi piani con dei riferimenti sibillini, come “il raggiro del venditore porta a porta” o “l’inganno del finto sordo”. Più avanti parlava anche di come fosse stato per lui ritrovarsi all’improvviso una bimbetta da accudire, dei sentimenti contrastanti che aveva per quella creatura che la sorte gli a