CAPITOLO SEDICI Ad Avery non passò neanche per la testa di tornare a casa. Se si fosse ritirata con la coda tra le gambe dopo essere stata congedata da O'Malley (e in particolare modo davanti a un agente dell’FBI) avrebbe finito per camminare sui muri per l’impazienza e l’irritazione. Invece andò direttamente in palestra. Due volte alla settimane frequentava un corso di Krav Maga e anche se quella non era una delle sere in cui aveva lezione, sapeva che c'era sempre qualcuno ai tappeti, pronto a esercitarsi. Essendo una donna attraente non ancora sulla quarantina, le fu facile trovare un partner con cui fare un incontro di allenamento. Come era ovvio, l'espressione arrogante dell'uomo che si era offerto volontario per allenarsi con lei si era trasformata in una di confusione, poi di imba